lunedì 27 giugno 2011

SI SCRIVE PERCHE' SI PENSA O SI PENSA PERCHE' NON SI SCRIVE?

SUNDAY AFTERNOON ( I FOGLI INEDITI )

IERI SERA HO PRESO UN FOGLIO, UNA PENNA E NON SO PERCHE' MI E' VENUTA VOGLIA DI SCRIVERE. A DIRE IL VERO SAREBBE STATA UNA CANZONE MA NON HO VOGLIA DI REGISTRARLA.

PERO' QUESTI FOGLI COSI' BUTTATI LI' FANNO MOLTO ARTISTA.   :-)

DEDICATA A TE-CHE-NON-SAI-DI-AVERMI-ISPIRATO





a dire il vero all'inizio doveva essere evening al posto di afternoon, ma lo ho usato per un motivo di suono. 
per vedere la traduzione, non testuale, ma come avrei scritto in italiano, clicca sotto

venerdì 17 giugno 2011

VERGINE COME UNA PRINCIPESSA


Questo racconto mi è stato inviato da maria, una scrittrice romantica che a volte si lascia travolgere da atmosfere surreali e simboliste. Io l'ho modificato e revisionato, poi è stato a sua volta modificato e approvato da lei.  E' un racconto quasi erotico, macchiato di visioni oniriche nel quale non si finisce mai di combattere i propri demoni.


I


Fremevo al tocco di quella passata sensazione,
qualcosa di limpido e pulito giungeva alla mia pelle.
…o ad occhi chiusi                 
Non volevo aprirli.
Sapevo che semmai li avessi aperti sarebbe scomparso.                    
Tutto.
Chiusi, angosciati per la visione dinanzi a me.


Ridevo.                    
Sottopelle le carezze di quel tocco gentile, delicato e semplice: come un anello. Scivolavano.
Ghiacciate e dure. Scivolavano.
Su e giù sulla mai pelle, su e giù nella mia mente volteggiavano le parole.
Bramavo che lo facesse, cosi. Forte e prepotente.
Su di me.
Seta sui miei occhi m'opprimeva lo sguardo.
Parlava, sussurrava:
"SARO’ TANTO GENTILE E TANTO RUDE DA FARTI MALE"             
Mai. Potevo permettere che mi facesse del male?
Potevo permettere che fosse lui a comandare?
di certo solo una era la verità:  VOLEVO
Volevo che lui mi comandasse, ma non deve essere in grado di capirlo!
Mi tese i polsi in alto, ed è li, che aprii gli occhi!
Senza scampo di replica mi alzai.


Mi sedetti da sopra, regina del mio impero. 
Sotto di me, lui, aveva una sguardo famelico ma i suoi bianchi denti avrebbero affondato la mia carne?
Avrebbero bevuto un po’ di me?
Magari il mio sangue lo avrebbe eccitato.
Sotto di me lo studiavo.
Cosa gli avrebbe fatto male? 
Tanto male da non poterlo ammettere che si trattasse di dolore invece che piacere…tanto male da non poter dargli spazio di capire?
DI CAPIRE CHE SOFFRIVA!
bene!
Sarebbe mai stato in grado di alzarsi, stravolgere il mio volere e di stuprarmi a vita?
Sarebbe mai stato capace di essere un uomo e non un coniglio orgoglioso?
Una risposta non è contemplata:
bisogna solo provare.


Uno schiaffo sulla sua guancia.
Rido. Lo sfido!
Mi guarda storto.
è arrabbiato?
deve arrabbiarsi !!! E’ quasi una regola!
Gli dissi, mentendo, tanto loro uomini sono stupidi e non lo notano:
"non mi avrai mai e poi mai perché io amo i romantici!"
Rispose:
"ma amore io sono romantico"
CHE NAUSEA!
Certo che fa quasi schifo essere chiamati 'amore' quando non pensi di esserlo.
Lui non lo ha capito.
Chinai la testa sulla sua. Leccai le sue labbra umide.
Mi infilai nella sua bocca fino ad incontrare la sua lingua.
Baciava come una femminuccia…io mi chiedevo se fosse uomo…
Volevo sentire la sua mascolinità.    
"Troppo noioso": avrei voluto dirgli.
Mi alzai con una domanda in mente:
"e se potessi....."
Lasciai stare. Lo presi a pugni
Lui è più forte, mi immobilizza.
non è un grande sforzo per lui.
Me lo ritrovo sopra.
Non gli e la darò vinta!
qui si gioca per vincere!
e vincere significa altro.
Lo morsi,
dalle sue labbra usciva sangue,
sangue di me,
sangue di lui.
non se ne accorse!
Incominciava a farsi presente
l'animale che è in lui.
Io non attendevo altro.
"Ho voglia di te" gli sussurrai.
Era vero, ma non come immaginava lui.
Lui reagì come volevo io!
Mi ritrovai con una cintura fra le mie mani e gliela misi al collo,
ero ancora vestita.
Lui era al guinzaglio.
tenevo stretta la mia preda, era sotto il mio controllo!

giovedì 16 giugno 2011

VODKA

Basta stare male, lei è arrivata.
Bevi, ne hai bisogno. Sei troppo giù.
Dai tra un po' comincerai a sentirti meglio.
Ora i tuoi occhi sono lucidi.
Non preoccuparti non stai per piangere.
Stai diventando più forte.
Cancella la paura.
Tra poco tutto diventerà bello e le ragazze
le vedrai tutte affascinanti. Saremo tutti felici.
Lei ci unirà tutti come fossimo amici.






Il mio fuoco si è spento, ho bisogno di altro carburante:
versamene un altro po'!
Lei vince sempre. E' sempre ora per un drink.
Sono appena le 2:00 pm e lei riempie il mio bicchiere.
Così fresca che ne berresti sempre.
Basta uscire e andare al Market dietro l'angolo
e chi se ne frega anche la più economica va bene.

Ora devo andare. Devo rimettermi in piedi.
Non sono così fuori come pensi. In effetti non so.
Forse stasera ci rivedremo, anzi sicuramente
ti ritroverò sempre lì al solito posto ad aspettarmi.

Baci mia cara.