venerdì 9 dicembre 2011

PAESAGGI ANNEBBIATI


I


Come un vampiro, mi destai ch'el sole stava per calare.
Dopo il quotidiano incontro con una tazza di thè,
decisi di uscire.


Una nebbia densa gravava sulla città fantasma. 
Le campane rintoccavano le sei.
Vago come un fantasma. Sparisco come vapore.
La gente camminava ed in un batter di ciglio spariva.
Concentrato sulla mia strada incrociai uno che 
conoscevo, ma non lo salutai. Mi salutò lui.
Probabilmente mi scambiò per qualcun'altro
visto che era dai tempi in cui ero fanciullo che non ci salutavamo.
Tirai calci alla lattina di birra vuota che gettai a terra.
La latta suonava noiosamente. La raccolsi e la cestinai.
Una coperta di foglie ingiallite sul parco va deteriorandosi.
Non rifioriranno in primavera. Nuovi germogli li sostituiranno.


Tutto è umido. Tutto suda. 
Il catrame scivola. La terra si impasta.
Il fiume è pieno, ma agile fluisce verso mare e
porta via tra la corrente vecchi passeggeri.
Il fiume accoglie tutti senza distinzioni.
Un turbine a cui nessuno può sottrarsi.


Freschezza invernale!

2 commenti:

Fred Nitch ha detto...

ho dovuto eliminare l'altro post perchè mi dava dei problemi.

ciao a tutti e grazie dei commenti!!!!!

Nadia ha detto...

http://nadiaconsani.myblog.it/archive/2011/12/12/aspettando-il-natale.html


anche a te!

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