lunedì 7 marzo 2011

CADAVERE MARCIO

Eri solo triste e vagavi come se niente fosse.  Disperato cercavi un po' di conforto ma trovavi solo disprezzo.   Hai ucciso tuo padre e ora giace a pezzi in una vasca ingiallita dal tempo. Il sangue trasuda dai muri verdi, ammuffiti e ripuliti col kerosene e la varechina.  Fuoco. Il fuoco divampa.
Vagine putride in una buca stanno fermentando, rilasciano strani liquidi corporei. Coiti interrotti, respiri trattenuti con intestini malati. Vermi mangiano cervelli marci, io vomito l'ultima cena e la rimangio solo per stare male perchè non ne ho mai abbastanza. Io mi diverto, mi sto divertendo dottore a vedermi cadavere distrutto in una bara di legno marcio. Provo ad alzarmi ma riscivolo sempre. Mi diverto a soffocarmi con la sabbia mentre la mia mano cerca lei che non esiste.
Tutti i miei sogni e le mie idee logoranti si trasformano come una cadavere marcio.

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